Brasserie
Le prime birre comparvero “per miracolo” nell’Antichità. Scoprite il ruolo indispensabile del lievito di birra nella produzione di questa bevanda.
Secondo gli storici, le prime birre furono prodotte per caso in Mesopotamia e in Egitto con una fermentazione spontanea. I lieviti selvatici presenti nell’aria fecero fermentare il mosto lasciato al sole e così nacque la birra. Per lungo tempo, i lieviti selvatici presenti nell’aria hanno fatto fermentare spontaneamente i tini da birra; da questo deriva il soprannome del lievito di “dono di Dio”. Ogni regione produceva il proprio tipo di birra, dato che i lieviti presenti nell’aria cambiano a seconda della zona.
La prima ricerca scientifica sul lievito di birra è stata condotta da Pasteur nel 1876 (Les études sur la Bière) e ha permesso la selezione e la conservazione dei ceppi più adatti per la produzione della birra oltre allo sviluppo della pastorizzazione della birra.
Oggi, alcune birre sono ancora lasciate fermentare spontaneamente (lambic, Gueuze) ma nella maggior parte dei casi sono fermentate con lieviti ad alta o bassa fermentazione. Si distinguono per la temperatura a cui fermentano e quindi per il tipo di birra che possono produrre.
I lieviti ad alta fermentazione sono destinati alle birre Ale, prodotte con fermentazione a temperature comprese fra 15 °C e 25 °C. I lieviti a bassa fermentazione sono utilizzati per birre lager o Pils prodotte a basse temperature (fra 7 °C e 15 °C) e spesso lasciate maturare.
Nella produzione della birra, il lievito gioca un ruolo aromatico importante ed è spesso l’ingrediente segreto dei birrai. A seconda delle temperature utilizzate per la fermentazione, lo stesso ceppo può produrre aromi diversi.