Sapore
Il gusto dell’estratto di lievito è simile a un brodo vegetale, di carne rossa o di pollo. Ciò si spiega semplicemente con il fatto che questi tipi di brodo contengono le stesse proteine dell’estratto di lievito. Questo ingrediente contiene il 5% di glutammato naturale che gli conferisce un gusto specifico, l’umami , presente anche in pomodori, parmigiano e salsa di soia. L’umami è il quinto gusto che si aggiunge agli altri più facilmente riconoscibili, ovvero il salato, il dolce, l’amaro e l’acido.
Una produzione meticolosa
Per la produzione dell’estratto di lievito sono necessarie tre fasi.
- Il lievito è un organismo vivente che necessita di zucchero per vivere e moltiplicarsi. È quindi necessario metterlo a contatto con elementi ricchi di glucidi, come la melassa che gli fornisce l’energia necessaria.
- La crescita del lievito è interrotta con trattamento termico effettuato quando si è raggiunto lo sviluppo ottimale. Gli enzimi trasformano il lievito in particelle più piccole con un gusto particolare.
- Durante quest’ultima fase, viene utilizzata una centrifuga per separare la parte solubile da quella non solubile. L’estratto di lievito (la parte solubile) è utilizzato in forma liquida, in pasta o in polvere per arricchire il gusto degli alimenti.
E a cosa servono?
Il suo gusto consente ai vegetariani e ai vegani di insaporire i loro piatti senza l’aggiunta di ingredienti animali. Inoltre è adatto anche per i prodotti a basso tenore di sale.
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