Che cos'è il lievito ?

Dove si trova il lievito in natura?

Forse non ne sei consapevole, ma i lieviti sono dappertutto, nell’ambiente e nell’organismo! Non è presente solo sulla superficie di frutti e bacche, tutt’altro: si trova anche nei vegetali, nel terreno e persino nel nostro corpo! È reperibile sul fondo dell’oceano Pacifico. Possiamo affermare che il lievito è onnipresente!

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Dove si trova il lievito in natura?

Crescita e sopravvivenza del lievito

Il lievito è un microrganismo unicellulare vivente.           È molto diffuso in natura e può essere isolato in ambienti ricchi di zuccheri.Durante il processo di sviluppo, il lievito trasforma lo zucchero o l’amido di cui si nutre in alcol e anidride carbonica (CO2). Si tratta del processo di fermentazione. Il lievito utilizza composti organici tipo lo zucchero come fonte di energia, di conseguenza non ha bisogno di luce naturale per crescere. A seconda del tipo,         i lieviti possono sopravvivere a temperature molto diverse, che vanno da -2 a 45 °C. Alcuni resistono addirittura alle gelate1

Queste caratteristiche spiegano la resistenza del lievito e la capacità di sopravvivere negli ambienti più diversi. Allo stato attuale            sono stati identificati più di 1500 tipi di lievito selvatico . Probabilmente ne esistono altri in natura che non chiedono di meglio che essere scoperti!

Dove vive il lievito?

Il lievito è particolarmente abbondante dove c’è lo zucchero, ad esempio sulla superficie dei frutti e nel nettare dei fiori.           Sappiamo anche che i lieviti proliferano sulla buccia della frutta e delle bacche quando marciscono. I nostri avi infatti usavano la frutta in decomposizione per produrre bevande fermentate e alcol, senza nemmeno sapere cosa fosse il lievito.

I lieviti tuttavia non crescono solo nel terreno. Sono stati infatti ritrovati            lieviti            in ambiente marino, in particolare nell’acqua del mare, nelle alghe, nei pesci e mammiferi marini.2

Questo per quanto riguarda i lieviti terrestri e marini. Lo sapevi però che il lievito si può trovare davvero vicino a te? Per esempio tra le dita dei piedi! Diversi lieviti, come          Candida albicans,            Rhodotorula rubra,            Torulopsis            e Trichosporon cutaneum, colonizzano infatti lo spazio tra le dita dei piedi e la pelle. Costituiscono una buona parte della nostra flora cutanea.3

Anche l’interno del nostro corpo ospita dei lieviti! Se ne trovano in effetti nel            microbiota intestinale degli esseri umani e di altri mammiferi,            ma anche nell’organismo di alcuni insetti.            

Lievito: il più bel regalo di Madre Natura

Il lievito è un alleato per molti organismi presenti in natura. Li protegge, favorisce la loro salute e ne migliora la riproduzione. Aumentando la temperatura di alcuni fiori colonizzati, i lieviti attirano gli insetti impollinatori che trasportano i granuli di polline.4                                          Il lievito protegge anche alcune specie di formiche da una serie di batteri, contribuendo così alla loro salute.

I lieviti naturalmente presenti nell’apparato digerente compongono il microbiota intestinale e favoriscono, con la loro varietà, l’equilibrio di quest’ultimo. Rafforzano le nostre difese e ci aiutano a restare in buona salute. Il microbiota naturale e in particolare i lieviti, ci proteggono da diversi problemi, come la diarrea e le infezioni.

Il lievito – e le tecniche di fermentazione avanzate ad esso associate – costituisce anche un’ottima risposta almiglioramento del benessere animale,             una soluzione che protegge le risorse naturali senza aggravare la scarsità di terreno.   

Gli utilizzi naturali del lievito

Gli esseri umani hanno un rapporto particolare con il lievito sin dalla notte dei tempi. Evidenze storiche indicano che già nel 5000 a. C. 5, gli abitanti del nord della Cina utilizzavano il lievito selvatico per produrre bevande fermentate  a base di miele, riso, uva e fiori di biancospino. Da frammenti di argilla             vecchi di almeno 5000 anni6ritrovati nell’attuale Iran apprendiamo che il lievito naturale era usato già all’epoca per             fare la birra.             Altre scoperte archeologiche provano che             verso il 1000 a. C.,gli              Egizi             producevano già il pane lievitato con il lievito selvatico (lievito madre).7             Il lievito era usato comunemente anche per far fermentare il vino.    Saccharomyces cerevisiae è il ceppo utilizzato di solito per fare il pane e far fermentare la birra e il vino.             I lieviti marini sono coinvolti invece nella produzione di alcune molecole bioattive come gli            aminoacidi, gli enzimi, i glucani, il glutatione, la fitasi e le vitamine.Questi lieviti possono quindi essere impiegati nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica, per realizzare soluzioni di protezione fitosanitaria e nell’industria chimica da biomasse.8

Lievito: dalla natura a casa nostra

Si capisce meglio perché allora il lievito, in qualità di componente essenziale dell’ambiente naturale, sia sempre più presente nei prodotti utilizzati in casa. Il lievito naturale, usato da secoli per fare il pane e la birra, è compreso oggi nella composizione di un’ampia gamma di prodotti come i probiotici, gli integratori alimentari (lievito nutrizionale o nooch) e a sorpresa il bioetanolo!

Sembra persino che ogni giorno se ne scoprano nuove applicazioni!

  1. Arthur H, Watson K (1976). “Thermal adaptation in yeast: growth temperatures, membrane lipid, and cytochrome composition of psychrophilic, mesophilic, and thermophilic yeasts”. Journal of Bacteriology. 128 (1): 56–68. doi:10.1128/JB.128.1.56-68.1976. PMC 232826. PMID 988016.
  2. Zaky, Abdelrahman Saleh; Greetham, Darren; Louis, Edward J.; Tucker, Greg A.; Du, Chenyu (28 November 2016). “A New Isolation and Evaluation Method for Marine-Derived Yeast spp. with Potential Applications in Industrial Biotechnology”. Journal of Microbiology and Biotechnology. 26 (11): 1891–1907. doi:10.4014/jmb.1605.05074. PMID 27435537. S2CID 40476719.
  3. Oyeka CA, Ugwu LO (2002). “Fungal flora of human toe webs”. Mycoses. 45 (11–12): 488–491. doi:10.1046/j.1439-0507.2002.00796.x. PMID 12472726. S2CID 8789635.
  4. Herrera C, Pozo MI (2010). “Nectar yeasts warm the flowers of a winter-blooming plant”. Proceedings of the Royal Society B. 277 (1689): 1827–1834. doi:10.1098/rspb.2009.2252. PMC 2871880. PMID 20147331.
  5. McGovern, P. E. (2009). Uncorking the Past: The Quest for Wine, Beer, and Other Alcoholic Beverages. Berkeley: University of California Press.
  6. Ibid
  7. Ibid
  8. Zaky, Abdelrahman Saleh; Tucker, Gregory A.; Daw, Zakaria Yehia; Du, Chenyu (September 2014). “Marine yeast isolation and industrial application”. FEMS Yeast Research. 14 (6): 813–825. doi:10.1111/1567-1364.12158. PMC 4262001. PMID 24738708.
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